Review – Dwiki Dharmawan – Rumah Batu – by Tempiduri.eu
Ci giunge per merito della solerte Moonjune Records il nuovo disco di una vera e propria icona del jazz contemporaneo , ovvero Dwiki Dharmawan che con il suo disco intitolato Rumah Batu, arriva a pubblicare il sesto disco della carriera .Dwiki Dharmawan è un tastierista indonesiano che riesce a proporre la sua musica mischiando la cultura indonesiana con il jazz da questo mix nasce una musica assai particolare , ovvero un jazz dallo stampo fortemente etnico intriso dalle sonorità indonesiane che ne fanno un melting pot davvero originale diviso com’è tra sperimentalismo estremo ed alcuni episodi molto più commerciali(dove per commerciale intendiamo una fruibilità più accessibile) se vogliamo ma sempre impegnativi all’ascolto.tra l’altro il disco in questione è interamente strumentale e le voci che si sentono sono state usate come vocalizzi e quindi sono da ritenersi a tutti gli effetti degli strumenti .
Dicevamo che Dwiki è considerato un icona nel suo paese per il suo approccio culturale e l’impronta etnica del suo jazz con questo disco il nostro musicista vuole conferma questa sua concettualità inserendo nel disco alcuni brani tradizionali riarrangiati e adattati al suo stile che sono rappresentano la parte centrale del lavoro essendo per altro suonati senza soluzione di continuità , parliamo della title track che si divide in due parti lunghe un buon quarto d’ora ciascuna ,e di un’altra canzone intitolata “janger” anch’essa riarrangiata da Dwiki in modo davvero suggestivo
.La prima parte della canzone è introdotta da alcuni strumenti originali indonesiani che rendono questa versione davvero suggestiva .Nel disco il musicista indonesiano si fa aiutare da diversi colleghi di cui il più noto almeno per quanto mi riguarda è “Nguyên Lê” rinomato chitarrista francese di origine vietnamita assai conosciuto avendo collaborato con diversi musicisti quali Randy Brecker, Vince Mendoza, Eric Vloeimans, Carla Bley, Michel Portal, Renaud Garcia-Fons, Per Mathisen, Marc Johnson, Peter Erskine, Trilok Gurtu, Paolo Fresu and Dhafer Yousse.Gli altri musicisti però fanno parte dell’entourage moonjune avendo pubblicato alcuni album per questa etichetta .
Personalmente ritengo questo “Rumah Batu” un disco meraviglioso a tratti suggestivo per le atmosfere che si creano durante l’ascolto , ma mi sentirei di consigliarlo solo a chi è addentro queste sonorità avvertendo che si tratta di un disco che ha bisogno ben più di una volta ma cheuna volta assimilato saprà regalare molte emozioni . Rumah Batu vuol dire The Stone House, ossia La Casa Murada, lo studio dove è stato inciso il disco. Esiste un ristorante vegano in Tailandia chiamato Moonjun. Qualsiasi persona può intitolare il suo business con qualsiasi nome. Quindi anche un albergo a Solo, una città della Giava.
Stefano Bonelli
01. Rintak Rebana
02. Paris Barantai
03. Impenan
04. Janger (Balinese trad. arr. by Dharmawan)
05. Rumah Batu Suite Part 1 (intro trad./ Dharmawan)
06. Rumah Batu Suite Part 2
07. Samarkand
08. Selamatkan Orang Utan
Dwiki Dharmawan – acoustic piano
Nguyên Lê – electric guitar, soundscapes
Carles Benavent – bass guitar
Yaron Stavi – upright bass
Asaf Sirkis – drums
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